Kleshas, conoscere per essere liberi

18feb10:3012:00Kleshas, conoscere per essere liberi

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Proprio come un seme è seminato nel terreno, così l’impronta di ogni esperienza viene impressa nella mente. Queste impronte di esperienze sono vive. Esse hanno il loro diretto potere di ricreare l’intera esperienza che le ha prodotte primariamente. Infatti ogni impressione cerca la ripetizione della corrispondente esperienza originale. Quindi il desiderio tende sempre a guadagnare forza se esso è soddisfatto. Questa è la vera natura del desiderio. Così, poiché l’impressione di una particolare esperienza o di un particolare esaudimento di un desiderio, diventa sempre più profondamente confermato da ogni successivo esaudimento dello stesso desiderio, quell’impressione comincia a svilupparsi in una definitiva tendenza della mente. Il desiderio perciò non è mai saziato dal suo esaudimento. Le predilezioni della mente sono proprio in attesa di essere stimolate. Non appena il desiderato oggetto è visto ancora una volta all’esterno, o se ne sente parlare, o anche soltanto se ne pensa, immediatamente il desiderio si ripresenta. Esso manifesta se stesso e stimola la mente ad andare all’esterno. Quando queste onde di pensiero fluiscono nella mente, l’immaginazione è chiamata in gioco per mostrare quanto dolce e desiderabile è l’oggetto e come seducenti sono le sue attrazioni. Nel momento in cui l’immaginazione viene così impegnata, questi pensieri si manifestano come una forte bramosia. Tali pensieri, con l’immaginazione che gioca su di essi, incatenano l’uomo. La sua totale identificazione con i vari stati d’animo della mente lo rendono schiavo dei desideri che operano dentro di essa. Così, quando è sentito lo stimolo, voi siete sospinti da esso. Anche l’aspetto della volontà dell’ego è legato al desiderio naturale della mente. L’uomo è così portato ad avventurarsi sull’intera materia e l’individuo è spinto all’azione per soddisfare il suo desiderio. Essendo soddisfatto il desiderio, il circolo vizioso è ancora una volta completato. Ancora una volta, essendo stata completata quell’esperienza, l’impressione incisa nella mente è diventata ancora più profonda. Questo è il circolo in cui l’essere umano è catturato. Egli è come un giocattolo, un fantoccio, un oggetto del gioco della mente che rifiuta ogni limitazione. La mente vuole essere piena di desideri e agitazioni, e non vuole essere controllata. A meno che essa non sia osservata e disciplinata giornalmente, l’uomo vivrà la sua vita come una bambola e terminerà la sua vita in schiavitù. La vasta maggioranza degli esseri umani sono solo spinti e travolti da ogni piccolo desiderio e impulso della mente. Essi non hanno alcuna libertà. La libertà individuale è solo un mito. Possono avere libertà di stampa, di parola, ma fintanto e finché gli uomini non hanno avuto il controllo sulle loro menti, sui loro desideri e impulsi, essi vivono praticamente in schiavitù e la loro libertà è soltanto un nome. Quando l’uomo ha una comprensione della mente, e scopre come essa agisce, allora sarà capace di afferrarla. Qui c’è uno degli aspetti più importanti della manifestazione della mente. Poiché il pensiero “ io“ è totalmente nella presa della mente, l’uomo è incapace di penetrare nel cuore del suo essere dove giace il centro della sua coscienza. Questa ineffabile esperienza di libertà viene negata dalla mente all’uomo precisamente nel modo che è stato detto.”
(Swami Chidananda)

Una pratica dinamica con me e Massimo adatta ad ogni livello di esperienza.

La lezione è aperta ai soci dell’Associazione Culturale Nali Yoga.

Quando

18 febbraio 2018 10:30 - 12:00(GMT+00:00)

Dove

Associazione Culturale Nali Yoga

Piazzale Ramazzini 18, Carpi (MO)

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