15 – La consapevolezza della padronanza perfetta (dei desideri) per chi abbia cessato di anelare agli oggetti, visibili o non visibili, è il vairâgya.
16 – Il distacco supremo è quello che è oltre tutte le attrazioni che si fondano sul gioco dei guna.
(Yogasutra, I-15,16)
Il concetto di non attaccamento è al centro non solo della pratica dello Yoga, ma anche del del Buddismo e di altre filosofie orientali. Consiste nel considerare se stessi nello stesso tempo come attori e spettatori del proprio agire.
Il non attaccamento non è distacco, non è egoismo e non è nemmeno una fuga dalla realtà.
Il non attaccamento è amore e libertà, abbandono del desiderio di possesso rivolto verso le cose o le persone e capacità di agire nel mondo in modo disinteressato, senza vanto e senza aspettarsi qualcosa in cambio.
Una pratica dinamica ed energizzante condotta da me e Massimo fino all’abbandono totale in Savasana, accompagnato da musica dal vivo.
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